qui sto meditando... mumble mumble... su tutto quel che è avvenuto nel frattempo.
Poi sono stata con Imparafacile Runo al Secondo Forum della formazione manageriale, per fare da interfaccia umana tra i suoi corsisti in SL e quelli in RL
La terza occasione è stata la pubblicazione di un mio articolo sulla webzine "Innovazione e Ricerca" di Indire nella quale compaio con entrambe le mie identità
infine nei corsi di formazione tecnologica che abitualmente tengo per i docenti RL non riesco più a tacere di Second Life come possibile e promettente ambiente di apprendimento, dunque mostro loro il metaverso e fatalmente anche me stessa in forma di avatar.
E pensare che appena nata in Second Life, con la testa piena di letteratura cyberpunk, ho abbracciato immediatamente una posizione immersionista.
Solo vivendo ho capito che inevitabilmente la nostra identità di contemporanei si arricchisce di espansioni digitali che ne dilatano la capacità di esprimersi e relazionarsi, ne amplificano le possibilità da un punto di vista sociale. La nostra condizione di umani sperimenta una sorta di espansione del sè, di un corpo che non è più solo fisico ma si dota di una espansione digitale e le due parti non sono scisse, non sono alternative ma profondamente intrecciate e interconnesse.
Tutto ciò è venuto fuori per me naturalmente al di là di ogni teoria.
E pensavo che tutto quel che ho appena raccontato attenesse a un mio personale percorso di evoluzione ma il barcamp su SL a Firenze mi ha convinto del contrario.
A Firenze ho percepito come nell'ultimo anno si sia avuto un aumento generale della consapevolezza degli utenti sul reale valore e sul ruolo di questi mondi, sulla loro capacità di creare un valore aggiunto alla nostra umanità.
E la sensazione si è ripetuta giovedì scorso, quando ho partecipato al convegno "Il virtuale nel nostro futuro" tenutosi a Roma a "La Sapienza".
l'aula virtuale
e quella "reale": nella foto da sx Nefertite Reula, Imparafacile Runo, io, StevieRay Vaughan, Micalita Writer.
Quanto tempo ...... e sono successe tante cose....
Lo so, ogni tanto sparisco.
Ma esistono altri mondi, uno di essi biologico, ed anche in quest'ultimo io vivo, insegno, fotografo.
Negli ultimi mesi anzi ho assistito a una comprenetazione dei due mondi, a un coesistere e sovrapporsi dei miei due nomi, dei miei due volti.
Semplicemente se n'è presentata l'occasione ed io mi sono ritrovata a propormi "tutta intera". :D
La prima occasione è stata il corso di formazione per docenti , "Disegn of online/blended learning sequences for integrated teaching of science, math and CLIL with Moodle"dedicato all' e-learning e alla metodologia CLIL, tenutosi all'Università di Alicante (Spagna) cui sono stata invitata a tenere una breve lecture su Second Life e Sloodle.
Ma esistono altri mondi, uno di essi biologico, ed anche in quest'ultimo io vivo, insegno, fotografo.
Negli ultimi mesi anzi ho assistito a una comprenetazione dei due mondi, a un coesistere e sovrapporsi dei miei due nomi, dei miei due volti.
Semplicemente se n'è presentata l'occasione ed io mi sono ritrovata a propormi "tutta intera". :D
La prima occasione è stata il corso di formazione per docenti , "Disegn of online/blended learning sequences for integrated teaching of science, math and CLIL with Moodle"dedicato all' e-learning e alla metodologia CLIL, tenutosi all'Università di Alicante (Spagna) cui sono stata invitata a tenere una breve lecture su Second Life e Sloodle.
Qui mi sono presentata in forma umana e di avatar.
Poi sono stata con Imparafacile Runo al Secondo Forum della formazione manageriale, per fare da interfaccia umana tra i suoi corsisti in SL e quelli in RL
La terza occasione è stata la pubblicazione di un mio articolo sulla webzine "Innovazione e Ricerca" di Indire nella quale compaio con entrambe le mie identità
infine nei corsi di formazione tecnologica che abitualmente tengo per i docenti RL non riesco più a tacere di Second Life come possibile e promettente ambiente di apprendimento, dunque mostro loro il metaverso e fatalmente anche me stessa in forma di avatar.
E pensare che appena nata in Second Life, con la testa piena di letteratura cyberpunk, ho abbracciato immediatamente una posizione immersionista.
Solo vivendo ho capito che inevitabilmente la nostra identità di contemporanei si arricchisce di espansioni digitali che ne dilatano la capacità di esprimersi e relazionarsi, ne amplificano le possibilità da un punto di vista sociale. La nostra condizione di umani sperimenta una sorta di espansione del sè, di un corpo che non è più solo fisico ma si dota di una espansione digitale e le due parti non sono scisse, non sono alternative ma profondamente intrecciate e interconnesse.
Tutto ciò è venuto fuori per me naturalmente al di là di ogni teoria.
E pensavo che tutto quel che ho appena raccontato attenesse a un mio personale percorso di evoluzione ma il barcamp su SL a Firenze mi ha convinto del contrario.
A Firenze ho percepito come nell'ultimo anno si sia avuto un aumento generale della consapevolezza degli utenti sul reale valore e sul ruolo di questi mondi, sulla loro capacità di creare un valore aggiunto alla nostra umanità.
E la sensazione si è ripetuta giovedì scorso, quando ho partecipato al convegno "Il virtuale nel nostro futuro" tenutosi a Roma a "La Sapienza".
l'aula virtuale
e quella "reale": nella foto da sx Nefertite Reula, Imparafacile Runo, io, StevieRay Vaughan, Micalita Writer.
In entrambe le occasioni di Firenze e di Roma mi sono ritrovata seduta vicina a Papper Papp e abbiamo discusso e condiviso questa posizione.
Ehi... un'anteprima... credo proprio che ne riparleremo in Crashinew.
Non perdete il prossimo numero! già in onda domani.