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giovedì 13 dicembre 2007

SL ART EXHIBITION FOR DEVELOPMENT SUPPORT

Tenetevi pronti per la grande apertura della galleria d’arte che si terrà oggi, giovedi 13 Dicembre alle ore 21.00 (12 am SLT) sull’Isola di noWomannoLife.Arricchite la vostra casa in SL di opere d’arte, a beneficio di veri progetti di sviluppo per donne svantaggiate! Numerose versioni digitali di quadri d’autore saranno esposte e messe in vendita, al fine di supportare i progetti di noWomannoLife, un’organizzazione no-profit svizzera.
L’isola noWomannoLife/73/180/25/ servirà da suggestivo scenario all’evento, fornendo ai residenti la possibilità di ammirare una collezione di quadri esistenti, firmati da importanti artisti come Schneider, Ruggeri e Romiti. Le opere d’arte verranno presentate durante una serata di apertura che avrà luogo il 13 Dicembre.I residenti potranno acquistare i quadri in Second Life e i soldi raccolti verranno interamente devoluti a noWomannoLife, una fondazione svizzera attiva nel sostegno delle donne dell’area del Mediterraneo, che possiede l’omonima isola dove si svolgerà l’esposizione. (maggiori info sul sito http://www.nowomannolife.org/).
La mostra d’arte è organizzata in collaborazione con De Primi Fine Art SA, galleria d’arte svizzera con sede a Lugano, che offre ai suoi clienti diversi servizi (consulenza e trading per la valutazione, la gestione e la ristrutturazione delle collezioni d'arte, ecc). Se siete interessati ai *veri* quadri, potete contattare personalmente la galleria: pronunciando le parole “Second Life” al momento dell’acquisto, una percentuale della somma d’acquisto verrà devoluta a favore di noWomannoLife (maggiori info all’indirizzo http://www.deprimi.ch/).L’evento e la galleria sono gestiti da seed, una ong che promuove la diffusione di educational technologies nel campo del no-profit. (http://www.seedlearn.org/).
noWomannoLife - La cantina exhib, noWomannoLife (85, 51, 44)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sono creato un avatar: registrazione, profilazione, scelta degli elementi minimi… pochi click ed ecco sono Ragnar Granit, sono sulla trentina bruno con un filo di barba, ho una camicia bianca a maniche corte un jeans azzurro, novello esploratore di mondi virtuali. Il primo login in second life aiuta a non smarrirti. Ci sono molti cartelli che spiegano come interagire con gli altri avatar, come cambiarti d’abito, come gestire i tuoi Linden Dollars sembrano accoglienti, su quest’isola…è la terza o quarta volta che entro…Finora però non ho ancora visto anima viv… pardon, virtuale. Tutto sembra discretamente organizzato, tutto piuttosto intuitivo, ma ben pochi viaggiatori con cui scambiare due chiacchiere. Forse sarò in una sezione periferica, mi giustifico. E mi ricordo improvvisamente di aver letto dell’esistenza di un’agenzia viaggi per mondi virtuali: chi meglio di loro potrà aiutarmi ad orientarmi in questo misterioso universo?Al momento mi sento un naufrago:vegetazione lussureggiante, un mare sconfinato ed una spiaggia desertissima…

Decido di contattarli e seleziono più guide, in più lingue, per giorni diversi: vorrei avere almeno una chance di essere richiamato. Aspetto. Aspetto ancora un po’. Aspetto circa due settimane. Nessuna risposta: auguro loro di essere così oberati di lavoro da non poter gestire le troppe richieste. Ritento quindi il login senza guida, sperando di non smarrirmi troppo. Stavolta però l’accesso è più traumatico: riappaio nell’ultimo luogo dov’ero stato, e quindi ecco che intorno a me si apre il nulla. Nessun avatar, nessun cartello, nessun punto di riferimento. Penso allora che sia proprio ora di iniziare ad usare le molte funzioni di navigazione del sistema, come “Map”. Dove potrei andare per incontrare qualcuno che mi spieghi i segreti di questo secondo mondo? Dovrei essere un informatico o ci vorrebbe qualche informatico, qualche esperto… perché non tentare di trovare la sede virtuale del MOMA? In effetti la sede non c’è…potrei inventarla.
Nessuno con cui parlare, per cui decido di darmi all’esplorazione. Il sistema è affascinante: si può scegliere di acquistare i prodotti in Linden Dollars, oppure di venire trasferiti sullo shop ufficiale Adidas, dove comprare i prodotti esposti nel negozio virtuale. Non compro nulla (il mio avatar è avaro), e decido che è davvero ora di incontrare qualcuno, diamine!

Dove potrei andare? Una grande città, forse. Napoli non c’è… e quella che trovo non somiglia per niente alla vera .Provo Venezia… sulla mappa è indicata una “Venetia”, chissà che non sia effettivamente la terra dei dogi. Mi teletrasporto, ed immediatamente l’amara sorpresa: una certa Nada Gaurilli ha acquistato il nome e il terreno e mi sta cacciando dalle sue proprietà: ho 10 secondi per andarmene spontaneamente, altrimenti il sistema mi rimanderà automaticamente da dove sono partito. Troppo stupito per reagire, mi ritrovo nuovamente nel negozio Adidas. Sempre vuoto, ovviamente.

Sempre più perplesso, riprovo con un’altra città, Amsterdam (per altro, in vendita su e-Bay): sperando di non essere nuovamente cacciata, atterro nella piazza principale… vuota. Ah no, non è totalmente vuota: ci sono dei curiosi box per chiedere l’elemosina virtuale. Nessun questuante, solamente i loro simulacri abbandonati. Chissà se Milano sarà più popolata: magari il mondo della finanza e del marketing si è dato incontro lì. Macchè: anche questa zona è privata! Solo i VIP possono accedere a Via Montenapoleone… il mio avatar, lo abbiamo già detto, è tirchio, per cui di certo non potrà permettersi di entrare. Gli altri tentativi di incontrare qualcuno si rivelano molto somiglianti: il negozio Reebok è simile a quello dell’Adidas, cioè vuoto, il negozio Nike (sempre che sia quello ufficiale) ricorda più un Luna Park (vuoto) che non ad un Nikestore.Decido di farmi trasportare a New York: mi manca tanto che provo ad arrivarci virtualmente. New York sfoggia palmeti e strade deserte poco in linea con la città originale.
Persino la sede di Bloomingdale's che ha deciso di investire in secon life, si rivela una delusione: il Village, è in costruzione e anche qui c’è il divieto di accesso. Dimenticavo: ovviamente l’intera area è vuota.

Ormai immalinconito, decido di cercare con la mappa e con il motore di ricerca interno i luoghi più popolari e visitati, almeno li troverò di certo qualcuno. Pornolocali, sexy shop, discoteche quanto mai ambigue, hot places, XXX rated, casinò e via dicendo: ecco, questi posti sono strapieni. Così pieni che in certe località neppure riesco ad arrivare perché si è raggiunto il tetto massimo di utenti. Così pieni che mi si impalla il server, e il mio avatar rimane frozen in attesa di momenti migliori.

Navigo da circa un ora. Negozi vuoti, strade inaccessibili, città d’arte in vendita e acquistate da ignoti privati, ogni tanto qualcuno che mi corre accanto, si gira con fare meccanico, mi guarda e continua la sua corsa silenziosa, mendicanti virtuali, hotel chiusi: se fosse un mondo vero, dal punto di vista economico sarebbe sull’orlo del lastrico. Il sesso, il gioco d’azzardo e tutti gli argomenti correlati ovviamente rimangono sulla cresta dell’onda, ma il resto?
Forse è il motore interno ad avere delle falle, perché è impensabile non riuscire a trovare alcuna traccia di tutti questi eventi di cui si parla in continuazione fuori da Second Life! Ragnar Granit è solo, assolutamente solo, come gli altri spaesati visitatori di questo mondo che somiglia molto ad un mondo primigenio. Ma il senso, quale è il senso di tutto ciò?

Marinù Gausman ha detto...

@ragnar: carino il tuo diario da noob :)
finalmente qualcuno che prima di parlare sperimenta!
vorrei darti un consiglio però...
cerca posti più fantasiosi ed evita le "cartoline in SL"
perchè dimmi che senso ha ricreare una città identica a quella reale?
in altri termini qual è il senso dell'architettura e dell'urbanistica in SL?
ovviamente gli edifici qui perdono alcune loro funzioni tipiche del mondo naturale come difenderci, ripararci dal freddo e dalla pioggia ma di certo ne conservano altre come strutturare gli spazi comunitari e ad esse se ne aggiungono di completamente nuove e possibili solo qui.
Quindi l'architettura e l'urbanistica devono esprimere le differenze tra i due mondi e non copiare in modo pedissequo il mondo fisico.
Ci sono posti assolutamente impossibili in RL, stupendi per l'alterazione percettiva che riescono a produrre nel visitatore ma anche altri altrettanto impossibili ma nei quali ci si sente incredibilmente a proprio agio.
Avrei preferito mostrarti di che parlo ma quando ho provato a cercarti ho scoperto che... non esisti, almeno nel mondo dove io vivo che, come sai, è Second Life.
Ma forse sono un pò distratta ... se vuoi contattami tu!

Anonimo ha detto...

...Grazie per il complimento al diario.
In effetti non abito più in SL e le mie identità sono multiple, per questo non mi trovi. Sono capitato in quei posti perché sono quelli che ho trovato ed infatti sono stati deludenti. Se dovessi ritornare in SL eviterò le cartoline- come mi hai consigliato. Certamente non era all’urbanistica e all’architettura che mi riferivo quando descrivo le città, so bene che non avrebbe senso fare delle copie degli originali, oltre perché come dici tu non hanno funzioni di riparo o ricovero dagli agenti naturali, non devono obbedire alla legge cardine del mondo fisico:la legge di gravità. Dunque sono puro segno e pura estetica ed era verso quella la delusione espressa ed anche verso la considerazione che non ho trovato mai nessuno. Quelle città che non ho mai visto nel mondo fisico ma solo per film o nella letteratura, me le immaginavo diversamente. Non sei affatto distratta…e mi hai contattato sotto altre entità. Io sono un’entità multipla non ti dice niente Luther Blissett? Sono un nome multiplo, ovvero uno pseudonimo collettivo utilizzato da un numero imprecisato di performer, artisti, riviste underground, operatori del virtuale e collettivi di squatter americani ed europei.ma sicuramente una come te saprà chi è Luther Blisset Il suo nome è stato preso a prestito da un omonimo centravanti inglese di origine giamaicana ingaggiato dal Milan alla metà degli anni ottanta. Allo scopo di renderlo un'icona pop viene anche costruito e diffuso il suo "volto".

Siamo un personaggio collettivo, definito da alcuni "un'opera aperta", e second life, per ora mi va un po’ stretta . Siamo stati spesso utilizzati per denunciare la superficialità e/ la malafede del sistema mass-mediatico anche del web. Azioni, sabotaggi, performance, manifestazioni, pubblicazioni, video, trasmissioni radiofoniche di e su Luther Blissett hanno diffuso e diffondono anche oggi il nostro nome in tutto il mondo.

Marinù Gausman ha detto...

beh. in effetti, Luther Blissett un pò di cose me le dice...

e mi piacerebbe sapere se la tua delusione è relativa alla sola SL o si estende ad altri mondi.
Mi piacerebbe parlare di mondi...

Grazie di essere passato ancora di qua.
Che tu sia passato proprio oggi lo prendo come un augurio e ne ricambio uno multiplo, uno per ciascuna delle tue identità.
Buon 2008 :)

Anonimo ha detto...

Si. La mia delusione non è relativa solo a SL, ma si estende ad altri “mondi” come li chiami tu o voi, mentre per me sono solo linguaggi di rete che alla fine offrono tutti più o meno le stesse possibilità: Habbo Hotel, There, Weblo, Kaneva che fornisce la capacità di condividere, commentare, entusiasmarsi, catalogare e cercare tra un vasto range di media inclusi video, blog, foto, musica/audio e giochi (forse è quello che preferisco), o Moove, che evidenzia la costruzione di stanze e di “incontri romantici” online come attività primaria per i visitatori. Insomma le stesse cose di SL più o meno solo che in Moove gli avatar sono chiamati "attori" e si può scegliere fra umanoidi, animali e robot. Poi ci sono Cybertown (noiosissima), Playdo, usato per costruire comunità, incluso un editor di pagine web che permette agli utenti di creare la propria homepage personalizzata o Active Worlds. Si differenzia, ma solo per il tipo di utenza, Whyville che è un mondo virtuale educativo per bambini e teenager. Poi c’è anche un modo nuovo di creare film indipendenti, e a chiunque lo desideri, offre l’opportunità di creare il proprio Matrix: il suo nome è “Machinima”. Machinima è un nuova forma di film-making che utilizza i giochi del computer per girare film nella realtà virtuale di un game engine. Piuttosto che spendere molti soldi per le attrezzature più costose, o perdere mesi lavorando in 3D, i creatori di Machinima girano i loro film all’interno di un computer game
Ti ho già espresso le mie critiche nei miei lunghi post: per me sono linguaggi che di creativo hanno solo l’estetica e le dinamiche performative, ovvero atti linguistici, ma politicamente sono mondi repressivi, escludenti ed autoescludenti , buoni per la comunicazione interna a questi stessi linguaggi o a forme di e-learning, ma assolutamente asserviti a logiche perverse di controllo sociale. Io preferisco usare il web come punto di aggregazione per un nucleo di destabilizzatori del senso comune il mio motto è: “Omnia sunt communia”, ma la conoscenza comune di cui parlo, non è legata ai linguaggi performativi come fate voi, ma alla critica di sistema: è il grido che aveva terrorizzato i principi tedeschi nelle rivolte contadine guidate da Thomas Muntzer. Una cosa che nei vostri “mondi” è assolutamente assente. Alle spalle di tutto questo ci sono filosofi come Michel Foucault e Gilles Deleuze.
Luther Blisset è questo: “un sistema di echi, di riprese, di risonanze e di segni”(G. Deleuze), cioè appunto di processi “autopoietici”.Una critica radicale al “General Intellect”. Un nodo del network-Luher Blissett ha scritto: “(...) occorrerà agire con coordinazione, senza centri di potere, comitati politici, o maggioranze, ma semplicemente proponendo ai vari nodi della rete azioni specifiche alle quali si possa aderire gratuitamente e liberamente”, e ancora: “(...) i singoli anelli saranno sempre indipendenti l'uno dall'altro e allo stesso tempo potranno mantenersi in costante collegamento tra loro e interagire in ogni momento”. Quello che ho fatto con te con questi post è stata un’azione specifica. Liberarsi dalla trappola dei “mondi virtuali”: sono solo sofisticate strategie di controllo e annichilimento delle coscienze è LSD del XXI secolo. Prendere coscienza di questo sarebbe già molto. Ma questo te l’ho già detto.

Marinù Gausman ha detto...

È vero non sono distratta. Mi aveva subito colpito un piccolo refuso, innocente all’apparenza, che non poteva sfuggire al mio occhio allenato. “sperando di non essere nuovamente cacciata” e una certa incoerenza stilistica del tutto.
Così ho cercato un po’ in giro e ho trovato qualcosa in PTSL e qui. Ho smesso di cercare.
Poi il tuo cenno a Luther Blisset “qualcosa mi ha detto”..
Ma ora mi chiedo: un’azione specifica, perché io? perché qui?

Anonimo ha detto...

... perchè io non sono Martina ma Luther Blisset, mi serve solo a farti pensare e basta...sei stata scelta a caso. Ecco tutto. Ma ora non mi leggerai più, perchè ognuno ha la sua vita ed io proverò altrove con le mie azioni di disturbo. Ciao!

Anonimo ha detto...

...di Martina mi piaceva mi piaceva il titolo del suo blog:TSW blog.Ogni conversazione è un bene prezioso.