Anche gli avatar muoiono e soffrono e provano tristezza e solidarietà.
Perchè i nostri avatar non sono pupazzetti, sono l'altra faccia della nostra "umanità aumentata", un qualcosa che ha aggiunto ulteriore senso alla nostra fragilità di contemporanei.
Sabrinaa Nightfire, una artista americana, ha lasciato domenica scorsa contemporanemente sia il mondo biologico che quello virtuale dopo aver combattuto con forza il cancro al seno negli ultimi cinque anni, anche attraverso il suo lavoro di creazione artistica in SL.
La sua morte ha portato dolore e tristezza nella comunità internazionale di artisti in SL che si sono riuniti per una silenziosa commemorazione nel
luogo dove le sue opere ancora vivono e parlano di lei.
E' stato un incontro molto toccante, molto vero e sentito, un momento emozionante nella sua tristezza.
Lo racconto qui anche perchè prova la forza di Second Life come rete sociale di persone, la sua potenza nello stabilire flussi emozionali e anche relazioni profonde e talvolta durevoli tra persone geograficamente distanti, tutti aspetti questi che chi si interessa di didattica non può ignorare soprattutto se crede che l'apprendimento avvenga in un contesto sociale come mediazione di significati e se crede che l'aspetto emotivo gioca un ruolo importante nell'apprendimento.
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