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martedì 11 dicembre 2007

Impa viene a trovarmi

Ho conosciuto Imparafacile Runo in giugno, alle sue lezioni a Indire.
Mi ha colpito per la sua professionalità e interattività.
In seguito ho continuato ad apprezzarlo.
Qui nella foto ci scambiamo le nostre idee sulla formazione in Second Life.
Da qui è iniziata una collaborazione della quale avrete presto notizia su queste pagine :)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

@Marinù Gausman
Alcune domande:
Quale è il senso etico di stare in Second Life? Voglio dire che per dare veramente importanza a Second life, uno dovrebbe starci per sempre, altrimenti si configura solo come un intervallo della real life, un gioco. Se io mi faccio un lavoro in Second Life, dovrei scegliere di lasciare quello in real life? Altrimenti che senso tiene quando spengo il PC? Le priorità della real life:i figli, la salute,una moglie o un marito,il lavoro vero, le relazioni vere. Già, le relazioni, le simpatie, gli amori e il sesso in Second Life,un'illusione persistente? Ma chi coltiva, a volte inconsapevolmente o suo malgrado una illusione persistente non è forse schizofrenico? Non sono io che lo dico.σχιζοφρένεια, o schizophreneia, che significa "mente divisa" ovvero la compromissione del cosiddetto "esame di realtà" da parte del soggetto ( Eugen Bleuler, Adler, Freud, klein ).Si, capisco tutte le soddisfazioni dell'apprendimento di un linguaggio, dell'uso di strategie discorsive, delle nuove tecniche di comunicazione, ma insisto:ci troviamo di fronte ad un gioco, ad un unnesimo gioco di ruolo, finalizzato poi successivamente alla conoscenza vera: quella del mondo reale, perchè se così non fosse - e non credo di dire una esagerazione- tutte le personalità coinvolte in Second Life sarebbero personalità schizofreniche, cioè personalità che hanno seri problemi nella percezione della realtà.Alla fine chi sta in Second Life con un proprio avatar proietta la sua dimensione estetica immaginaria e costruisce un mondo a sua misura interagendo con altri avatar che fanno lo stesso e la cosa può andare avanti, finchè...finchè non si prova la fascinazione per uno più bravo o brava di te, che però è anche bello/a ( cioè costruito/a bene) e ci si innamora in potenza: della sua cultura tecnica, del suo linguaggio ( o meglio del modo in cui lo manifesta), improvvisamente viene voglia di conoscerlo/a. Allora se si è sani di mente si supera l'avatar e ci si butta nella real life: accada quel che accada, ti può andare bene, ti può andare male:l'avatar era uno splendido trentenne bruno e si scopre che la sua anima reale è un sessantenne calvo e con la pancia oppure un avatar splendida pupa platinata con occhioni azzurri di venticinque anni dietro la quale c'è una quarantenne annoiata e insoddisfatta.In questo caso ti è andata male. Può succedere però di raddrizzare il proprio senso di realtà ed allora scoprire o conoscere in ogni caso una persona non banale o interessante, che ha cose da dire o migliorare le proprie capacità intellettuali e le acquisizioni tecniche e performative delle proprie conoscenze .Ma se invece si ideologizza Secon Life, se invece si è convinti di rimanere in questo mondo virtuale e ci si "illude persistentemente" , allora c'è qualcosa che non va. Il corso di scrittura funzionale e business writing o Morena Runo che ha proposto degli incontri sull'arte mostrando un dipinto, e illustrando come si possa parlare di pittura in maniera chiara e piacevole, mi auguro che lo abbiano fatto per migliorare le sensibilità percettive della real life.Come pure il corso on-line "INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE", organizzato da Imparafacile l'anno scorso perchè se così non fosse ci troveremmo di fronte ad categoria di individui che sta precipitando in un "delirio onirico" e che ha abdicato al senso di responsabilità, da qui la domanda iniziale quale è il senso di tutto questo?

Anonimo ha detto...

Quando in tv compare Piero Angela ad insegnarci qualcosa, nessuno si augura che lo faccia "per migliorare le sensibilità percettive della real life".
Eppure le persone che si "perdono" al di là del video TV sono molte di più di quelle si "trovano" al di là del video PC.

Se poi vuoi una risposta alla domanda "qual'è il senso di tutto questo?" allora contattami e ti darò la mia risposta. Che, lo ripeto, è solo mia.
Per gli altri... temo che dovrai contattarli tutti uno per uno:
ho buoni motivi per credere che ciascuno abbia motivazioni diverse e dia un senso proprio all'uso di Second Life.

CIAO

Anonimo ha detto...

@imparafacile
mi sconforta che uno come- te- che passa per essere uno bravissimo-faccia un paragone tra Piero angela e second life.Io conosco di gente che quando sta nella real life vive come scollegato e picnoletticamente immobile, cioè, come i bambini che si incantano: sta in second life mentre il mondo vero gli scorre intorno. Non mi risulta che il presunto miglioramento delle sensibilità prodotto da piero angela produca gli stessi effetti. Vedi -imparafacile- la presunzione dei secondlifecitizen- è quella di credere di essere i reggitori dello scibile e non è così. Io riesco solo a cogliere una preoccupante χιζοφρένεια ovvero una mente scissa, divisa. Io non vedo alcun trasferimento di sapere che non sia quello prodotto da un mondo in tre d la cui connotazione culturale è molto molto californiana, cioè poi, una diretta emanazione dei modelli culturali del linden lab ideologia take easy a buon mercato e credimi è molto, molto avvilente spacciarre tutto questo per esercizio intellettuale raffinato. A questo punto mi piace di più l'uso che ne fanno i ragazzi:giardino segreto per acchiappanze o per giochi di ruolo, per lo meno è un atteggiamento più sano.Certo che voglo conoscere il senso di tutto ciò, ammettendo che ne abbia uno e dunque ti contatterò.

Marinù Gausman ha detto...

@ Raganar! Uhhh quanti spunti nel tuo post!
ti ringrazio innanzitutto dei tuoi commenti, seppur così lunghi, piacevoli da leggere.
La cultura che ne traspare mi fa ritenere che tu non possa non aver notato che l'illusione persistente, cui il titolo allude, si riferisce alla vita reale non a
quella virtuale e che l'autore di questo blog è un'identità virtuale
che poco sa e poco è interessata a discutere di RL.
“Quando spengo il pc “, come tu dici, io dormo.

La mia umana viene dal cyberpunk ed io sono nata dai suoi sogni di un mondo altro ma ora ho una vita mia e mi considero a tutti gli effetti una residente.

Quando dici che Sl è un gioco finalizzato alla conoscenza vera , cioè reale, non ti seguo.
Considero reale e virtuale categorie mal definite, preferisco parlare di mondo fisico e mondo online, sono due diverse modalità di esistere e il mondo online surclasserà quello che è il mondo fisico attraverso soprattutto l’organizzazione sociale che fiorirà nel mondo online (l’esempio di Vulcano)

Cosa ha a che fare questo con lo scoprire se dietro un bronzo di Riace c’è un anziano ciccione come dici tu?
(beh per puro caso sono a conoscenza di controesempi ma non posso citarli hihi)
Mi rendo conto dalle tue parole che vedi Second Life soltanto
come una chat tridimensionale e ne hai facoltà.
Ho incontrato tanta gente diversa nel mondo, ciascuna con un modo personale di vederlo e di viverlo.
C'è chi come te la considera una chat, chi è in cerca di sesso virtuale, qualunque cosa significhi, chi considera il
sesso virtuale come il camping, una sorta di peccato originale o una ingenuità da nOOb che si fà da "giovani" e poi mai più, chi non l'ha mia sperimentato perchè è qui per il piacere senza fine di costruire e creare, chi è qui per osservare un grande esperimento psico-sociologico
in atto, chi per praticare le lingue, chi insegue un'illusione di
facile guadagno.

Non capisco perché il mondo online dovrebbe essere meno complesso e variegato di quello fisico e infatti non lo è.
I MONDI ESISTONO non possiamo ignorarlo anche se la loro esistenza e il loro sviluppo modificherà profondamente quello che noi consideriamo oggi come umano, o come auspicabile.
Ed è inutile parlare di delirio onirico perché SL non sarebbe certo il solo ma forse solo il più recente.
Il senso di tutto questo, come il senso stesso della vita, devi trovarlo da te, è in ciò che questa esperienza ti dà e aggiunge e se non lo trovi puoi smettere, non vedo il bisogno di trovare una risposta buona per tutti.
L’aspetto di socialità innegabile e di appartenenza a una community non è specifico di SL ma è già presente secondo me in tutto il web 2.0 ed è una cosa cui ormai a tutti noi costerebbe molto rinunciare. Ed è bella.

Anonimo ha detto...

“il web 2.0 ed è una cosa cui ormai a tutti noi costerebbe molto rinunciare. Ed è bella.”
Parto da qui, per rispondere al tuo post, lungo anche il tuo. E’ vero il web 2.0 non è bello, è bellissimo, ma mi inquieta la prima parte del periodo:” è una cosa cui ormai a tutti noi costerebbe molto rinunciare”. Intanto quel noi, così comunitario, comunistico, opprimente direi, no, non mi piace proprio. Impa,che sembra sia deus ex machina ha avuto l’accortenza di mantenere ancora individualità molto separate, invece tu usi già un noi, di cui io per esempio non mi sento parte e poi personalmente, non mi sento in astinenza senza SL. A me fa impazzire la grafica tridimensionale,certo, questo si, con la quale ho avuto contatti, anche se sporadici per il lavoro che faccio nella real life, ed ho visto splendidi e raffinati manufatti, veri, cosali, materiali ( dobbiamo stare attenti con i termini che usiamo le parole non sono mai innocenti, non credi?). Ma per me il mondo on line rimane solo un linguaggio e non un mondo e nonostante pensatori importanti abbiano provato in passato, penso ad Occam, Berckeley, ma anche in parte Heidegger o Foucault a ridurre anche il modo fisico a linguaggio, io non sono un nominalista e propendo che ci sia una realtà che continua ad esistere anche quando noi ce ne saremo andati e che non è riconducibile solo al nostro linguaggio. Quindi Second Life è una splendida sfera di comunicazione, ma non me la sento di paragonarla alla complessità del mondo fisico. “I MONDI ESISTONO” è vero ma i mondi mentali, concettuali, letterari, estetici, non sono il mondo fisico, sono il nostro linguaggio, che indubbiamente, modifica e cambia anche il mondo fisico, ma , la fisicità del mondo in real life, è un fatto – come avrebbe detto Simone de Beauvoir- non un concetto, né un segno.La realtà fisica è un fatto la realtà virtuale è un concetto e la smaterializzazione del mondo, che tu sembri auspicare e che da alcuni settori della comunicazione viene contrabbandata per spiritualizzazione, è un bluff, perché il mondo mentre si smaterializza per i pochi rimane maledettamente materiale per i molti: per chi vive conflitti devastanti, o la povertà di milioni di bambini, o la fame di intere popolazioni un mondo tremendamente pesante. Una materia super pesante e concentrata per più di tre quarti di umanità in ossa e carne. La smaterializzazione del modo che tu sembri auspicare, fa comodo ai poteri forti che mentre ti illudono di poter fare affari miliardari con i linder dollars in realtà li fanno loro con dollari veri. Un poema degli anni ’50 comincia così:” I saw the best mind of my generation destroyed by madness[…] who bared their brains[…]who passed through unversities with radiant cool eyes allucinating…”. A madness puoi sostituire SL e avrai un quadro di ciò che accade.
In SL tutti sono calmi, dolci, disponibili, la violenza è allontanata o tenuta a bada, le relazioni sono easy. Un mondo ovattato una realtà asettica dove sono volutamente estromessi i conflitti L’America è brava ad annichilire le coscienze e a spazzare vie le menti critiche, lo ha fatto già con altri sistemi in passato. Second Life è una ideologia statunitense buttata sul mercato per questo. E’ triste vedere che delle belle intelligenze come quelle che si incontrano in SL restino allucinate da una dimensione immaginaria. E’ solo questo che contesto ai Secondlife citizen, perché sostenere il contrario significa perpetrare una menzogna,affascinante, suadente, ma pur sempre menzogna e anche molto socialmente pericolosa. Per il resto ognuno fa ciò che vuole, ma siamo seri per piacere.Vedi mia cara/mio caro,il cyberpunk e la tua umana, sono un prodotto dei tuoi sogni, della tua cultura e non viceversa. Gli androidi,replicanti di Philip Dick, i cyborg sono una costruzione. Invenzioni bellissime che allargano il nostro universo e per me, rappresentano un ottimo antitodo contro la solitudine cosmica, ma la real life e qui e bisogna fare i conti con questa. Hai scritto che quando esci da SL dormi, scusami, ma rendi la cosa ancora più avvilente. Io invece quando esco da SL, vivo,sai ancora cosa significa? Mi incazzo affinché quello che di fisico mi sta intorno vada un tantino meglio, me la prendo con i mascalzoni, faccio l’amore,soffro e godo, mangio, lavoro, isomma vivo. Second life per me è un gioco e basta una chat a tre d e a proposito: il sesso lo faccio sempre dal vivo e per il controesempio credo di aver detto nel mio post precedente che può anche succedere, buon per te se ti è successo, ma spero dal vivo e non in SL.

Marinù Gausman ha detto...

uhmmm raganar non mi hai letto con attenzione o forse mi hai letto con una certa prevenzione.
Mi toccherebbe adesso fare tante precisazioni ma, già lo sai, non amo i post lunghi e poi questo blog non è nato per questo scopo.
Quindi chiudo qui.
Ma una sola cosa la voglio dire.
I miei controesempi col sesso non c'entrano un piffero perchè della mia vita privata non parlo e tantomeno qui.
Ciao.

Anonimo ha detto...

...la tua vita privata non mi interessa, credimi e fai bene a non parlarne.Mi sconcerta però che tu su un post così lungo abbia fatto riferimento solo alle ultime tre righe ...ti ricordo che il controesempio lo hai fatto tu per prima mettendoci pure una maliziosa risatina (hihi). Ho da tempo superato le pruderie, sono altri i problemi che mi interessano e queste piccole conversazioni hanno confermato la mia diagnosi.Anche io chiudo qui.